Moto perpetuo

Vivi come se domani, sia quel che sia, andrai in Paradiso.

Vivi come se domani, sia quel che sia, finirai all’Inferno.

Vivi come se dopo questa vita avrai altre mille opportunità.

Vivi come se questa fosse la tua ultima possibilità.

Vivi come se alla fine della tua vita dovessi rendere conto a qualcuno.

Vivi come se alla fine della tua vita non dovessi rendere conto a nessuno.

Vivi come se il mondo fosse costruito attorno a te.

Vivi come se nulla avesse senso di essere.

Il mio dio si chiama Dubbio.

La mia fede si chiama onestà.

La mia religione è la Pace.

La Pace è moto perpetuo.

10 Risposte to “Moto perpetuo”

  1. La Vita non è che dicotomia. Se il dubbio è un dio, siamo tutti suoi figli.
    Altalena.

  2. Commossa…
    Hai colto il senso e lo hai espresso magnificamente. E in te è la capacità di imprimere quel senso nelle persone che incontri, giorno dopo giorno. :)

    P.S. Ora ti lascio le mie faccine, affinché tu possa tenere bene a mente che rimani comunque ODIOSO!!! >_> è_é -__-

    Con dispettoso affetto
    g<3ccia

  3. Dissento. Forse non colgo la profondità ma mi pare una cosa che sa di un leggero qualunquismo ed il remake, con un po’ di rafforzativi colorati di rosso fuoco, di un vecchio adagio: “vivi e lascia vivere”.
    Nella vita si deve sempre rendere conto a qualcuno, per quanto poco questo “rendere conto” sia. E ci vuole il coraggio. Il coraggio di prendere posizione nei confronti della vita stessa, che non ci permetterà di rimanere per sempre in equilibrio su una fune. Fosse anche per dover difendere un ideale chiamato “pace”.

    Io non so filosofeggiare però credo che non si possa essere estremamente buoni o estremamente cattivi contemporaneamente, capitano, estremamente felici o estremamente infelici. E’ una pia illusione grazie alla quale tentiamo di “mettere le mani avanti” per non dispiacere a nessuno, perchè sappiamo di essere in balìa della nostra incostante umanità. Siamo dei vasi che comunicano sentimenti e pensieri, vita o anche morte, anche distesi su un letto di un ospedale, in coma da una vita. Non so se mi comprendi.

    Dio chiamalo come vuoi, sentilo come vuoi, pensalo come vuoi, amalo, odialo, proclamalo, rinnegalo.
    Lui rimarrà per sempre Sè stesso.
    Un abbraccio.

  4. Eh si, forse hai frainteso cio’ che volevo dire.

    Non parlavo del vivi e lascia vivere di certo. Non parlavo della mia relazione con gli altri, ma della mia relazione con me stesso.
    Parlavo dello status quo e del nostro continuo bisogno di difendere delle ideologie o i nostri stessi preconcetti. Parlavo di come troppe volte crediamo che la pace sia un trovare rifugio in una bella ideologia, una bella cosmologia… mentre io credo che la pace sia proprio il trascendere la categorizzazione, finanche i piu alti e bassi standard di morale. Solo quando saremo in grado di pensare oltre e al di la dei nostri canoni preimpostati saremo in grado di trovare la pace. Solo quando riusciremo a trascendere noi stessi (o meglio, cio’ che crediamo di essere) riusciremo a trovarci e quindi ad essere noi stessi.

  5. Beh, spiegata così è un’altra cosa e mi trovi d’accordo.

    Forse per me il tuo post è troppo ermetico. Anche “altalena” parla di dicotomia, d’altronde.

    Trascendere ciò che si crede di essere… io mi domando quanti riescono anche solamente a capire che “credono di essere” e in realtà”non sono” e che invece “sono” ciò che “non sanno di essere”. Nel bene e nel male.
    Troppo complicato per me, ma è la soluzione perfetta.
    Ciau, Manu.

  6. Dubium initium Sapientiae.

    BUENA VIDA

  7. la pace è un diritto
    ed è umano il dovere di rispettarla
    perchè la vita non è un dovere
    ma un diritto!

  8. “Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti” (Gesù, in Giovanni 14:27)
    I credenti hanno trovato la pace in Gesù, sapendo che Egli ha dato la propria vita come prezzo di riscatto per tutti coloro che credono in Lui. Hanno pace perché sanno che un giorno andranno col loro Signore nel Regno di Dio, dove non ci sarà più morte, nè grido, nè dolore. Nessun’altra cosa mi ha dato pace come questa meravigliosa promessa di Gesù e come la Sua presenza nella mia vita!

    • Una pace basata solo su certezze (di fede o meno) è paragonabile alla pace di chi, trovandosi al riparo, guarda la pioggia scendere dalla finestra e non teme di bagnarsi.

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