Zattera?? Che zattera? E soprattutto, che capitano???

Eh, bella domanda. Quando non si è capiti si finisce per parlare con metafore… senza dare la colpa a nessuno, tante volte faccio fatica io a capire me stesso. In fin dei conti mi piace parlare per metafore, da bravo (vabbè) disegnatore, ho un cervello che assimila meglio le cose quando le informazioni gli vengono fornite sottoforma di disegno o vignetta.

Niente, la zattera sono i miei ideali scassati, raccattonati (se è una parola), che forse si avvicinano all’utopia, e come i tronchi di una zattera, sono attaccati a un filo. D’altra parte la mia zattera fa un qualcosa di fondamentalmente importante: galleggia. Questo per dire, che per quanto la mia conoscenza sia limitata, per quanto i miei ideali possano avvicinarsi al nonsenso, comunque stanno in piedi, anzi, a galla.
In un altro senso, chiamo i miei ideali zattera per differenziarli dai vascelli, sfarzosi e giganteschi. Quegli ideali, chiamiamoli sistemi morali, che fanno tanta scena, pensiamo alla morale Hollywoodiana, ma anche a quella dei film in prima serata – insomma la morale popolare – dove si esalta un’etica che io chiamo di plastica, artificiale. Tutto è basato su preconcetti, sul luogo comune, e di sostanza ce n’è davvero (ma davvero davvero) molto poca. Eppure sono questi quelli che dominano i mari, i vascelli.
E io chi sarei? Chi mi credo di essere per pormi al di sopra del luogo comune (cosa che d’altra parte va anche di moda – tutti fuori dal luogo comune, quindi tutti dentro)? Sono un capitano con una zattera, sì, ma sono pur sempre un capitano, uno che le idee se l’è costruite da solo. Non uso il vascello (prefabbricato) di nessuno, ho la mia zattera sgangherata, ma perlomeno l’ho costruita io! Che poi non ho ciurma, quella è un’altra storia. D’altra parte la zattera non è costruita per chissà quanti passeggeri. E poi non sono senza ciurma per scelta – lungi da me il vittimismo, poeticità, l’elitismo poi! – sono in tanti quelli che provano a salire sulla mia zattera, ma pare che in pochi (nessuno) restino. Sarà il mal di mare? Se sapessi la risposta proverei a metteli più comodi, l’importante è che la risposta non sia un vascello. Di quelli ce ne sono già parecchi, non ho intenzione di entrare nella concorrenza… E poi, quasi dimenticavo, la mia è una zattera pirata, almeno secondo i vascelli. Beh, non mi resta che tener duro, e vedere quanto questi cinque tronchi legati a un filo siano in grado di reggere…

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